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Graffignana e il suo ambiente : I FUNGHI

La felice posizione di Graffignana, collocata tra la sponda destra del fiume Lambro e la lussureggiante collina di San Colombano, spartita fra le province di Lodi, Milano e Pavia ed interessata dal territorio comunale di ben cinque comuni, cioè San Colombano al Lambro (Mi), Miradolo Terme (Pv), Graffignana (Lo), Inverno e Monteleone (Pv) e Sant’Angelo Lodigiano (Lo), crea un ambiente davvero unico per quanto riguarda la presenza dei funghi. Il particolare l’ambiente collinare di Graffignana, in virtù della presenza di una consistente macchia boschiva, ben conservata e di antica formazione, offre l’habitat ideale per la crescita di un’interessante flora fungina, paragonabile a quella dei vicini rilievi appenninici. Nel bosco graffignanino è assai cospicua la presenza di maestose Querce caducifoglie, di Castagno, Carpino, Nocciolo, Pioppo, Robinia, anche se non mancano, sparse un poco ovunque, diverse specie di aghifoglie. Queste essenze arboree consentono la crescita di numerosi funghi epigei sia simbionti che saprofiti o parassiti, che fruttificano soprattutto in autunno a seguito di abbondanti piogge, anche se i boschi collinari come il nostro, in stagioni notevolmente piovose, possono dare soddisfacenti raccolte anche in primavera ed in estate. Al riguardo sono ancora vive nel ricordo di molti anziani del paese, le abbondanti raccolte di porcini o di ovoli, funghi oggi così rari nel nostro bosco, che si sono protratte fino agli anni 60, quando, per effetto della graduale incuria del bosco e della conseguente modificazione del substrato, la loro crescita ne è risultata compromessa. Tuttavia si possono ritrovare molte specie di funghi appartenenti alle diverse famiglie fungine. Fra quelli più comunemente presenti si ricordano quelli appartenenti ai generi: Amanita, Armillaria, Agaricus, Agrocybe, Russula, Lactarius, Tricholoma, Clitopilus, Entoloma, Cortinarius, Paxillus, Boletus in senso lato, Hydnum, Ramaria, Cantharellus, Lepiota, Clitocybe, Lepista, Laccaria, Marasmius, Pleurotus, Lentinus, Volvaria, Pluteus, Pholiota, Stropharia, Hypholoma, Coprinus, Polyporus, Fistulina, Auricularia, Phallus, Lycoperdon, Scleroderma, Morchella, Helvella, per citarne i principali.

 

La presenza della numerosa flora fungina simbionte contribuisce a rendere più rigogliose le piante superiori presenti, così come quella saprofita contribuisce ad accelerare il processo di degradazione dei vegetali morti mentre quella parassita, vi svolge l’importante ruolo di selezionatrice dei vegetali portando più o meno rapidamente a morte le piante malsane.

Il territorio comunale di Graffignana rappresenta l’ambiente ideale per gli appassionati cercatori di funghi. In paese sono numerose le persone che si dedicano alla loro raccolta. Da oltre 10 anni è sorto un sodalizio che raggruppa gli appassionati fungaioli ed organizza incontri e serate dedicate a questi frutti del sottobosco. In occasione poi della Sagra della Vittorina che si celebra la seconda domenica di ottobre, questo gruppo naturalistico e micologico organizza la ormai tradizionale Mostra Micologica che nel 2010 giungerà alla sua 14^ edizione, vantando peraltro il primato in tutto il territorio lodigiano.  

Graffignana è terra non solo di raccoglitori e buongustai di funghi ma anche di specialisti Micologi studiosi della materia che vantano diverse pubblicazioni e che si dedicano allo studio ed alla divulgazione della micologia. Se è vero, difatti che l’interesse per i funghi coinvolge ogni anno molti appassionati che si dedicano alla loro raccolta per un prevalente uso alimentare, non sempre a questo accresciuto interesse corrisponde una reale conoscenza dei funghi, sul loro ruolo in natura e, soprattutto, sui pericoli che possono derivare dal loro incauto consumo. I funghi rappresentano ancora, per molti aspetti, un mondo tanto affascinante quanto misterioso, circondato da leggende sul loro modo di comparire e da stranezze varie sul modo di distinguere quelli buoni da mangiare da quelli velenosi, che sono ancora radicate nella tradizione popolare e che spesso sono alla base di tragici avvelenamenti. L’invito per tutti gli appassionati è dunque quello di abbondare con la prudenza, di non fidarsi di esperti occasionali e di raccogliere a scopo alimentare solo le specie fungine di cui si è sicuri che appartengano a specie riconosciute come commestibili. In caso di dubbio è consigliabile rivolgersi agli esperti micologi degli Ispettorati micologici delle ASL..Particolare attenzione va posta al riconoscimento della specie fungina mortale più diffusa, largamente presente anche in pianura, l’Amanita phalloides, responsabile, in Italia, di oltre il 90% delle morti per ingestione di funghi. Sul territorio comunale di Graffignana la raccolta dei funghi epigei spontanei è liberamente consentita nell’osservanza delle disposizioni di raccolta di seguito riportate:

1. Su tutto il territorio comunale, in ossequio alle disposizioni di cui all’art. 98 della l.r.n.31/2008 e successive modificazioni:

a) la raccolta autorizzata è limitata ai soli corpi fruttiferi epigei ed è consentita dall’alba al tramonto in maniera esclusivamente manuale, senza l’impiego di alcun attrezzo, fatta salva l’asportazione dei corpi fruttiferi cespitosi quali le Armillaria spp. per i quali è consentito il taglio del gambo;

b) il limite massimo di raccolta giornaliera per persona è di tre chilogrammi, salvo che tale limite sia superato per la raccolta di esemplari di Armillarea spp., genere per il quale non sono fissati limiti quantitativi;

c) è obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli; non sussiste obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre al riconoscimento degli ispettorati micologici;

d) sono vietati:

1) la raccolta, l’asportazione e la movimentazione dello strato umifero e di terriccio; contenitori non areati per il trasporto;

Testi disegni e fotografie a  cura del micologo Giuseppe Maina